Cassa Integrazione

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Cassaintegrato e sergio marchionne

Pubblicato da Il cassaintegrato martedì 11 gennaio 2011

Uno stipendio da tre milioni di euro, più bonus variabili e stock option per un valore totale di quasi quindici milioni di euro, che, in momenti particolarmente positivi per le azioni Fiat, possono lievitare fino a cento milioni: è quanto, indicativamente, potrebbe mettersi in tasca in un anno l’amministratore delegato Sergio Marchionne (alla faccia di operai e cassintegrati, ndc). Detto altrimenti, guadagnerebbe in un anno più di 6400 operai del Lingotto. Al giorno, domeniche comprese, fanno 276.600 euro (contro i 750 euro di cassintegrazione, ndc), nota il Giornale.
Colui che Il Sole 24 Ore ha incoronato “uomo dell’anno”, l’artefice del nuovo contratto capestro per gli operai metalmeccanici, è ben lontano da quelle che lo stesso quotidiano di Alessandro Sallusti ricorda come una delle regole d’oro del pioniere della finanza John Pierpont Morgan.
Nei primi anni del Ventesimo secolo il banchiere fondatore di JP Morgan sosteneva che “Il compenso del capo di una grande società non deve mai superare quello della media dei suoi dipendenti, moltiplicato per 20″.
A nulla è servito neppure il crac di Lehman Brothers: gli anni passano, ma i bonus restano.

1 Responses to Cassaintegrato e sergio marchionne

  1. Anonimo Says:
  2. ...ma fino a ieri non dicevano tutti (tutti tutti eh...) che il profitto, la produttività, sono sacri, che il salario è una "variabile dipendente", che bisogna essere concorrenziali?

     

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Ero un operaio metalmeccanico nel (una volta) florido Nord-Est, ora ho perso il lavoro e sono in cassa integrazione ma ho scoperto che non tutto il male vien per nuocere...